Record e curiosità sull’Eurovision Song Contest, la più importante manifestazione canora al mondo.
L’Eurovision Song Contest è uno spettacolo unico al mondo. L’unica vera competizione musicale di grande respiro. Uno show che coinvolge l’intero pianeta e dal quale sono partite carriere leggendarie, ma che ha dato vita anche a veri e propri fenomeni di costume. Dagli anni Cinquanta a oggi non smette di stupire e di regalare momenti di spettacolo indimenticabili grazie anche ai personaggi unici vi partecipano. In attesa di poter vivere da protagonisti questo Eurovision 2022, scopriamo insieme alcune curiosità sulle passate edizioni della kermesse.
Tutte le curiosità sull’Eurovision
Sono tanti i record e le statistiche che rendono ancora più spettacolare questa competizione canora che va oltre la semplice gara e diventa un fenomeno di costume vero e proprio, almeno per un paio di settimane. Ad esempio, sappiamo che la canzone più lunga che abbia mai preso parte alla gara venne presentata da un italiano, Nunzio Gallo, nel 1957. Un brano da ben 5 minuti e 9 secondi, ammessa prima della creazione della regola che prevede un limite temporale di 3 minuti per le canzoni in gara.
Un altro record imbattibile è quello per la concorrente più giovane. Si tratta di Nathalie Paque, un’artista francese che prese parte allo show nel 1989, a soli 11 anni. Oggi bisogna avere almeno 16 anni per poter gareggiare. E a proposito di età, al contrario il concorrente più anziano in assoluto è stato Emir Ramsauer, che partecipò per la Svizzera come parte del gruppo Takasa nel 2013 a ben 95 anni!
Competizione inclusiva come nessun’altra al mondo, l’Eurovision nel corso della storia ha dato spazio a tantissimi cantanti affetti da qualche handicap. Ad esempio, lo spagnolo Serafin Zubiri, protagonista nel 1992 e nel 2000, è stato il primo artista non vedente e il primo solista diversamente abile a prendere parte alla gara. Nel 2008 un’altra artista affetta da cecità, la georgiana Diana Gurtskaya, ha stabilito invece lo stesso record per quanto riguarda le donne.
Monika Kuszyńska, cantante polacca protagonista nel 2015, è stata invece la prima a esibirsi in sedia a rotelle, mentre i finlandesi Pertti Kurikan Nimipäivät sono stati la prima band affetta da sindrome di Down a partecipare (tra l’altro con la canzone più corta in assoluto, della durata di 1 minuto e 27 secondi). Bianca Nicholas, membro degli Electro Velvet, rappresentanti britannici del 2015, è stata invece la prima cantante affetta da fibrosi cistica.
Tornando ai record riguardanti l’età, finora non hanno avuto molta fortuna i concorrenti che hanno vinto il Junior Eurovision Song Contest. Le migliori in assoluto sono state le russe Anastaija e Maria Tolmačëvy e la maltese Destiny Chukunyere, arrivate rispettivamente nel 2014 e nel 2021 al settimo posto.
Un record particolare lo detiene anche San Marino, o meglio la sua rappresentante Valentina Monetta. Con quattro partecipazioni (2012, 2013, 2014 e 2017) è la cantante che ha concorso in più edizioni per il proprio Paese. Ci sono poi almeno due primati importanti da ricordare, riguardanti le performance. Eden Alene, cantante israeliana in gara nel 2021, ha cantato la nota più alta in assoluto nella storia della kermesse, mentre Natalia Gordienko, rappresentante moldava nel 2006 e nel 2021, detiene il primato per la nota più lunga in assoluto (17 secondi).
E chiudiamo con un piccolo primato di costume. L’abito più costoso nella storia dell’ESC è stato indossato da Elina Netšajeva, rappresentante estone del 2018. Il valore del suo vestito arrivava a ben 65mila euro.
I record dei vincitori dell’Eurovision
Abbiamo visto una carrellata di curiosità relative alla competizione in generale, ma alcune molto particolari riguardano anche i vincitori della kermesse. Ad esempio, sai chi è stato il primo vincitore nero, nonché il più anziano? L’estone Dave Benton con Tanel Padar e 2XL nel 2001 (all’età di 50 anni e 101 giorni).
Un piccolo primato lo detiene anche il nostro Toto Cutugno: è stato il primo vincitore che ha scritto e composto la sua canzone. A proposito d’Italia, anche i nostri cari Måneskin detengono un grande record. Sono stati i primi rappresentanti della Generazione Z a conquistare la vittoria, e in particolare Thomas Raggi è stato il primo vincitore nato nel XXI secolo (è un classe 2001).
Ma scopriamo insieme altre curiosità davvero incredibili:
– Dana International, rappresentante israeliana, è stata la prima persona trans a vincere;
– Salvador Sobral, vincitore per il Portogallo nel 2017, detiene il record per il maggior numero di punti (758);
– Anne-Marie David, che trionfò per il Lussemburgo nel 1973, detiene invece il primato per la maggior percentuale di voti (80,63%);
– Sandra Kim, che vinse nel 1986 per il Belgio, è la più giovane ad aver vinto (13 anni);
– l’irlandese Johnny Logan è invece l’unico ad aver fatto il bis, vincendo nel 1980 e poi nel 1987.